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Guida acquisto batterie al piombo VRLA

Quante volte, dopo la sostituzione della batteria del nostro allarme, del nostro UPS o della nostra bicicletta elettrica siamo rimasti delusi dalla durata e dalle prestazioni? Forse non è solo colpa della batteria, scopriamo insieme il perché.

Le batterie al piombo AGM sono spesso il capro espiatorio di malfunzionamenti dei sistemi o dei dispositivi a cui sono collegate. Sostituiamo le batterie per dare nuova vita ad un gruppo di continuità o ad una bici elettrica e dopo un certo periodo, che può variare da pochi giorni o diversi mesi, ci accorgiamo invece che il nostro gruppo di continuità e la nostra bici sono inerti e più morti che mai… Le prime imprecazioni sono sempre rivolte alle batterie che abbiamo installato. Ma siamo sicuri che il problema siano veramente loro? Il piu' delle volte si ma potrebbe anche essere diversamente.

VERIFICHIAMO CHE CON CI SIANO AMMACCATURE

Le ammaccature, se profonde e magari chiaramente invasive, possono compromettere il corretto funzionamento. La presenza di segni e leggeri graffi è, invece, abbastanza comune, soprattutto per le batterie di taglia piccola e medio piccola. Questo perché sono confezionate in scatole di cartone ondulato, in numero variabile da 2 fino a 20 pezzi per scatola e, a seconda del produttore, possono essere inseriti dei separatori (in cartone o polistirolo) oppure lasciate a diretto contatto le une con le altre. Tali difetti di carattere puramente estetico, possono anche avere origine durante le fasi di produzione, di imballaggio, di trasporto e di manipolazione. Anche i Faston possono presentare graffi dovuti all’inserzione nei morsetti di ricarica: questo perché le batterie non nascono cariche ma vengono caricate al termine del processo produttivo, direttamente in fabbrica.

E’ importante sottolineare che questi segni non compromettono in nessun modo il corretto funzionamento della batteria e non sono indicativi di una batteria usata.

dettaglio faston
  1. Lievi graffi sul connettore causati durante la produzione.
  2. Ammaccatura ad un angolo che non intacca gli elementi interni, probabilmente dovuta ad una movimentazione non sufficientemente accorta: danno solamente estetico, la batteria comunque è perfettamente funzionante.
batteria danneggiata Grave ammaccatura con compromissione dell'integrità del contenitore, meglio non usare batterie in queste condizioni.
dettaglio fondo Lievi graffi in particolar modo localizzati sul fondo. Queste comuni rigature sono dovute all'ambiente di produzione in fabbrica. Sono maggiormente accentuati se il fondo è completamente piatto.
Nota: Solo le batterie con capacità maggiore di 20-25Ah sono confezionate singolarmente, le batterie piu' piccole sono in confezioni che posono contenere anche 20 batterie per scatola di cartone.

Controlliamo la data di produzione

Una batteria al piombo sigillata non ha una data di scadenza, ma è consigliabile non lasciarla inutilizzata a lungo a causa del suo naturale deterioramento.
Normalmente sul corpo della batteria sono presenti uno o piu codici identificativi, uno di questi indica il mese e l’anno di produzione, alcuni produttori applicano codici facilmente interpretabili, altri no.
Le batterie sono principalmente prodotte in estremo oriente e tra produzione, trasporto via mare, distribuzione, etc. è quindi impossibile avere nella catena di distribuzione batterie al piombo con meno di 3-4 mesi di vita. Questo non pregiudica il corretto funzionamento perché possono rimanere stoccate per un periodo di 6 mesi senza la necessità di essere ricaricate. Qualora i tempi di stoccaggio si allunghino, è buona norma prevedere una carica di mantenimento, ovvero ogni 6-8 mesi al fine di preservarne le caratteristiche. A volte sono gli stessi produttori a procedere ad una carica di mantenimento prima della spedizione al grossista, ma anche il rivenditore si dovrà occupare di effettuare la ricarica periodica delle batterie non ancora vendute. In tal caso potrebbe non esservi alcuna indicazione dell’avvenuta ricarica, tuttavia, il metodo migliore per stabilire se una batteria nuova è ancora del tutto carica, è di misurarne la tensione che a vuoto deve essere superiore a 12,5V per le batterie da 12V e 6,25V per le batterie da 6V.

Misuriamo prima di tutto la tensione

Per verificare la corretta efficienza di una batteria al piombo in commercio esistono specifici tester che misurano sia la tensione che l'efficienza di scarica. In ambiente hobbistico è piu' comune un multimetro (definito anche "tester" o "voltmetro"), con il multimetro potete comunque anche se solo parzialmente testare la batteria, ovvero non testerete la capacità di scarica ma solo che la tensione sia corretta. Se avete quindi dimestichezza e possibilità di misurare la tensione potete controllare la nuova batteria in modo da accertarvi che non presenti un chiaro problema, fate molta attenzione a non mettere in contatto i 2 poli, il positivo e il negativo! Se la tensione misurata è sotto l’80% del valore nominale, con molta possibilità la batteria è compromessa. Questo test deve essere fatto con una batteria che nooiamente non è appena stata scaricata.

Misura della tensione a vuoto della batteria. Tensioni superiori a 12,7-12,8V identificano una batteria carica

Assicuriamoci che la batteria sia adatta all'impiego che ne volete fare

Se non siete in grado di valutare il datasheet riportante le caratterisctiche della batteria (non preoccupatevi sono dati tecnici e la comprensione è riservata a tecnici competenti), cercate di comprare una batteria della stessa marca e modello di quella che volete sostituire. Non solo le batterie di marche diverse, ma anche modelli diversi della stessa marca, hanno diverse caratteristiche e potrebbero non risultare efficienti o durare a lungo.

Volete valutare la batteria e non rimpiazzarla con lo stesso modello? Vi presentiamo una breve guida, con i principali dati.

Come prima indicazione dovete stare attenti a produttori poco conosciuti, possono essere validi come essere delle vere e proprie fregature, spesso capita di vedere sul mercato batterie con prezzi molto bassi dalle caratteristiche "ottimistiche" per non dire false. Vi daremo alla fine della guida un paio di "dritte" per capire la qualità reale del prodotto.

Le caratteristiche fondamentali della batteria sono la tipologia, la tensione nominale, la capacità nominale, e la dimensione dei terminali:

  • Tipologia: premettiamo che non esistono batterie completamente stagne o ermetiche, la condizione piu' "ermetica" possibile è quella delle batterie VRLA, acronimo per indicare che sono dotate di valvola di sfogo gas (non visibile se non dalla forma su alcuni modelli di uno o piu' tappi sulla parte superiore). Le tipologie delle VRLA sono tutte senza manutenzione:

    • Flooded, ad umido ovvero con liquido elettrolita destinate soprattutto ai veicoli come auto, moto, etc. e servono a sopperire essenzialmente all’avviamento;

    • AGM (Absorbent Glass Mat) sono chiamate anche “a secco” in quanto la fibra di vetro che le costituiscono è saturata con acido solforico e difficilmente perdono la minima quantità di acido presente al loro interno; sono molto versatili dato che possono essere montate in qualsiasi verso ad eccezione del verso completamente capovolto (lato valvole)

    • GEL sono una tipologia intermedia tra le AGM e le umido. L'acido solforico in soluzione gelatinosa può lentamente redistribuirsi molto meglio di una AGM e ne guadagna in vita utile. Di contro rispetto ad una AGM ha correnti di scarica piu' contenute, non è idonea ad avviamento o alte scariche, piu' fragile delle AGM. Trovano scarso impiego a causa di alcune limitazioni d'uso, visto lo scarso mercato hanno un prezzo superiore alle atre due tipologie. L'uso piu' comune è in ambito ftovoltaico. Spesso si sente definire impropriamente una batteria a secco AGM come "al gel".

  • Tensione nominale: le piu' comuni sono 12Volt e 6Volt, rispettivamente 3 e 6celle, meno diffuse in ambiente domestico sono le 2Volt ovvero composte da una cella singola

  • Capacità nominale: espressa in Ah (ampere-ora in inglese AmpereHour) paremetro dichiarato su un periodo di scarica di 20 ore. La combinazione tensione nominale e Ah consente di stabilire il formato, ovvero la dimensione del corpo batteria che risulta abbastanza omogeneo tra la quasi totalità dei produttori. Va comunque precisato che i formati della batterie non sono ufficialmente standardizzati, vi possono quindi essere differenze dimensionali più meno significative anche di 1-2mm. Il consiglio è di misurare la dimensione della batteria che volete sostituire o dell'alloggiamento in cui deve essere inserita.

  • Dimensione dei terminali: La maggior parte delle batterie con capacità fino a 16Ah utilizza contatti capocorda di tipo faston di larghezza 4,8mm o di 6,35mm, mentre se si supera il formato 17Ah i contatti possono essere di tipo a bandiera (lamella verticale) o foro filettato incassato di misura M5 o M6, etc. Se il vostro dispositivo ha i cavi direttamente saldati ai capi della batteria, tipici di un prodotto a basso costo, vi suggeriamo di montare prima un paio di capicorda faston ai terminali dei fili (possono essere fissati al cavo a pressione con apposite pinze facilmente reperibili) e solo successivamente connettere questi ai capi della nuova batteria.

Un caratteristica importante da controllare è la designazione di impiego della batteria, ne citiamo 2, i piu' comuni:

  • batteria per uso tampone (stand-by use), è il tipo piu' comune ed economico è per utilizzo "saltuario" ad esempio negli ups a basso utilizzo o nei sistemi di allarme, in cui la batteria è chiamata a funzionare solo in caso di black-out e non in uso continuo. In questa tipologia fanno parte anche quelle considerate come batterie ad alta corrente di scarica ovvero batterie ottimizzate per erogare elevate correnti sul breve periodo e sono indicate soprattutto per UPS ad elevate prestazioni o in ambienti gravosi. Considerata la loro "specializzazione" su brevi tempi di scarica, molti modelli non presentano la capacità espressa in Ah (20 ore) ma in Watt/blocco per un tempo di 10/15 minuti, ovvero il tempo tipico di utilizzo

  • batterie per uso ciclico. Come si evince dal nome, si prestano ad essere usate su mezzi elettrici come le biciclette a pedalata assistita, macchine per la pulizia, etc. In questa applicazione la batteria è chiamata a svolgere frequenti cicli di scarica/carica. E' per questo motivo che sono presenti additivi negli elementi chimici al loro interno, atti a neutralizzare gli effetti di deterioramento dovuto a profonde e continuative scariche. Queste batterie hanno tipicamente anche elementi di sostegno delle barre di piombo che, per impieghi su bici elettriche soggetti a urti/colpi, prevengono la rottura delle barre sospese nella resina o gelatina. Esistono in commercio anche batteria cicliche per uso senza urti (esempio per puliscipavimenti), non idonee per bici elettriche.

Un altra caratteristica da controllare è il ciclo vita della batteria. E' un parametro dichiarato dal produttore e ne indica sommariamente la vita utile. Indica il ciclo vita in cui il produttore in condizioni di utilizzo standard consiglia di sostituire la batteria.
Solitamente lo standard è di 3-5anni ma alcuni modelli possono arrivare a 12 Anni. Su tutti i modelli questo dato è indicato nel datasheet, su alcuni modelli è anche stampigliato sulla batteria stessa con un numero all'interno di un cerchio formato da frecce. Piu' alto è il valore maggiore sarà la vita.
ciclo vita

INSTALLAZIONE, PRIMO UTILIZZO

Le batterie al piombo si caricano per circa l'80-90% per loro natura alla realizzazione, per le batterie ad umido quindi nel momento in cui viene versato l'acido all'interno delle celle, per le batterie a secco nel momento in cui sono assemblate nella fabbrica.
La batteria AGM, se correttamente stoccata a magazzino, viene quindi spedita con già l'80% di carica.
Veniamo alla installazione/ primo utilizzo; collegamento: fare attenzione alla connessione della corretta polarità, positivo-rosso, negativo-nero, e MAI cortocircuitarli, per maggiore sicurezza è consigliabile adottare un minimo di precauzione, togliersi braccialetti e orologi metallici, utensili isolati, etc. Se il vostro dispositivo ha i cavi direttamente saldati ai capi della batteria, molto comune, tipico di un prodotto a basso costo (veloce e risparmiano capocorda), vi suggeriamo di montare prima un paio di capicorda faston ai terminali dei fili (possono essere fissati al cavo a pressione con apposite pinze facilmente reperibili), e solo successivamente connettere questi ai capi della nuova batteria. La saldatura potrebbe facilmente rovinare l'interno della batteria.

Le batterie al piombo NON sono come le batterie al litio/nickel etc. non necessitano di una prima carica/scarica, anzi al contrario meno le carichiamo/scarichiamo maggiore sarà la loro vita utile. Alcuni produttori comunque consigliano una ricarica completa prima della messa in uso, questo per garantire il massimo delle prestazioni del dispositivo, non per le batterie.

"Dritte" per valutare la qualità della batteria

Molti sono gli utenti che prendono fregature sulle batterie, daltronde per un utente standard è difficile capire se ha comperato una batteria buona e rispetta il dichiarato o meno, e nel mondo del web è da sempre il luogo dove si cerca il primo prezzo al centesimo, quindi una platea di acquirenti cosi' numerosa non li vogliamo accontentare? Vuoi una batteria da 9Ah, prendiamo una 7Ah e invece ci scriviamo 9Ah... vendendola al prezzo delle 7Ah cosi' ha risparmiato, chi se ne accorge? Purtroppo questa non è una scena di fantasia ma è realtà diffusa.

Ecco in soccorso di voi che state leggendo un paio di consigli pratici.

Prediligere un marchio conosciuto e soprattutto con relazione diretta con la fabbrica, ovvero non prediligere un brand che si appoggia ad una fabbrica terzi. Difficile? No, non è complicato da individuare perchè questi brand affidabili, questo sperchè nsono legati solo alla produzione di batterie e solitamente hanno distribuzioni a livello mondiale. E' facile trovare sul mercato batterie brandizzate con valori dichiarati che forse, ripeto forse, sono veritieri.
La convenienza nel scegliere questi brand è nella loro affidabilità, il loro business si basa solo sulle batterie ed una cattiva reputazione significa perdita di mercato, le batterie rebrandizzate sono solitamente associate all'altro mercato, quello lo cost che si basa sul prezzo e talvolta anche gli importatori in buona fede possono essere fregati

VALUTARE IL PESO DELLA BATTERIA! L'elemento principale della batteria è il piombo quindi un elemento pesante, sulla quantità di piombo si basa la capacità della batteria; a parità di Ah due batterie possono essere una piu' leggera o pesante dell'altra entro uno scarto accettabile, è facile da verificare, basta una bilancia e quindi nel datasheet è difficilmente un dato falsato. VERIFICATELO!
Se riscontrate che il peso misurato dalla vostra bilancia è molto inferiore molto dal dichiarato o comunque dallo standard, purtroppo avete in mano un prodotto di scarsa qualità per non dire una fregatura. Propongo come l'esempio il formato piu' diffuso: una batteria AGM standard tampone 12Volt sui 7,2-7,5Ah Una batteria 12V 7,2Ah pesa indicativamente 2-2,2Kg, se alla bilancia una pesa di piu' avete comperato una batteria speciale, se pesa di meno avete una in mano una di scarsa qualità, non che non funzioni ma ha caratteristiche inferiori allo standard, probabilmente Ah in meno.

Figuratevi che in un caso estremo abbiamo constatato che un produttore privo di scrupoli, per aggiustare il peso aveva inserito in una batteria standard 17Ah del calcestruzzo nella base, con una piccolissima batteria forse da 2-3Ah e il resto era semplicemente vuoto!

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